professionistico sino a quello del Benevento, che sta trascinando in alto a suon di gol. Il funambolo della Magliana aveva mosso i primi passi nelle giovanili della Lazio prima del “ratto” di Bruno Conti, che facendo leva sulla sua fede giallorossa lo portò a Trigoria all’età di 11 anni. Cresciuto nel mito di Francesco Totti, Amato ha emulato il suo idolo due anni fa in occasione del derby fra Messina e Reggina. Una prodezza da cineteca con tanto di esultanza con selfie sotto la curva. Come aveva fatto il capitano romanista qualche settimana prima. La Roma l’ha sacrificato qualche anno fa: chiuso dai coetanei Politano e Caprari, il club giallorosso decise di privarsene gratis. Un lungo girovagare in Lega Pro fra Carrarese, L’Aquila e Pistoiese prima dell’esplosione di Messina, che gli valse nell’estate 2015 la chiamata del Benevento. E fu amore a prima vista: gol spettacolari e numeri da giocoliere che hanno infiammato, sin da subito, il pubblico del Santa Colomba. La storica promozione in B l’ha reso un beniamino del popolo sannita. In estate la Sampdoria l’ha osservato a lungo, ma il patron Vigorito ha respinto le avances, blindandolo con un rinnovo triennale. Anche in Serie B il rendimento del classe ’93 è rimasto elevatissimo. Con tre reti d’autore nella prime sei giornate Ciciretti ha trascinato al terzo posto la matricola campana: il Benevento sogna in grande e accarezza la pazza idea di puntare alla Serie A. Con le magie di un eroe speciale: “Dragon Ball”, come è soprannominato Ciciretti per la chioma bionda che fa pensare ai Super Sayan del celebre manga giapponese, vuole portare i giallorossi dove non sono mai stati. Nell’Olimpo della Serie A.
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