Alla vigilia dell’incontro di Benevento, ha parlato l’allenatore del Sassuolo, Cristian Bucchi, le cui dichiarazioni ci arrivano dal ritiro di Roma: «La voglia di partire due giorni prima non è arrivata perchè a Sassuolo non si lavora bene – ha esordito il tecnico – ma perchè il viaggio è lungo, lo abbiamo spezzato e abbiamo avuto modo di stare più tempo insieme».

Il lavoro di preparazione: «Abbiamo cercato di lavorare sotto ogni punto di vista la nostra classifica e le nostre ultime prestazioni ce lo hanno imposto, passiamo un momento delicato e il nostro intento è di migliorare sotto ogni aspetto. Ci manca una continuità di squadra, siamo stati bravi solo una partita o solo un tempo e laddove siamo riusciti ad avere la continuità sono arrivati i risultati. Se invece ragioniamo individualmente vengono fuori le difficoltà».

Goldaniga, Adjapong e Berardi, tre recuperi importanti: «Sì li abbiamo recuperati, non giocano da un po’, Berardi quasi un mese, Adjapong e Goldaniga anche di più. Sono abili e verranno con noi ma dovremo valutare come utilizzarli».

Sul Benevento: «Una squadra che comunque ha giocato bene con tutti, perdendo magari all’ultimo secondo, si è sempre fatta valere. Ha ancora entusiasmo dalla promozione ed un buon organico. Contro di noi faranno valere il fattore campo, mi aspetto un Vigorito caldo ed una partenza molto forte da parte loro. Noi dovremo reggere l’urto e farci valere come stimolo uno stadio come il loro. Cataldi, Chibsah, Viola sono tutti giocatori che possono impensierire»

Sul modulo e sulle idee tattiche: «Per un periodo abbiamo cercato di cambiare qualcosa ma dato il momento e l’esigenza degli infortuni. Lirola e Adjapong stavano bene e volevo sfruttarli al meglio, c’è stato un periodo in cui invece non avevo esterni, poi non ho avuto difensori centrali. Comunque il dna di questa squadra è un altro e non credo che ci allontaneremo. Spero di rivedere il primo tempo di Ferrara, non vorrei invece vedere i momenti come con l’Udinese e il Milan quando abbiamo subito gol. Coltello tra i denti, pronti a dare battaglia con le nostre qualità».

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