Serata di gala presso lo stadio Ciro Vigorito per la presentazione delle nuove maglie per la prossima stagione. La prima ad essere svelata è la terza maglia di colore nero con una sinuosità giallorossa che parte dal cuore e termina con una Strega pronta a spiccare il volo. La seconda è tutta bianca e mette in risalto l’unione tra squadra e tifosi con la formula di Dirac. La prima maglia è un restailing di quelle indossate a partire dal 1998/1999 con la promozione in C1. Anche quelle dei portieri sono belle. A noi personalmente, l'rdine di preferenza va dalla terza maglia, alla prima ed alla seconda. Buona presenza di tifosi nonostante la città sembriparticolarmente vuota per via del gran caldo che ha spinto tantissimi verso mete marine.Prima della presentazione ci sono state le parole di rito per introdurre la serata:
Oreste Vigorito
"Questo è il dicannovesimo anno che passiamo insieme. La maglia è la vostra pelle e la vostra pelle è nel mio cuore, sempre. Qualche volta ci guardiamo un po' brutti, a volte ci diamo le colpe, ma la vera colpa ce l'ha chi ci fa perdere, perché noi vogliamo vincere. Io con voi, io con questa città. È giusto dimostrare che in questa città si vince. Lo abbiamo fatto una volta e possiamo rifarlo, l'importante è stare insieme. Quando vi ho visti applaudire dopo la sconfitta, ho capito che ci vogliamo ancora bene. Quella sera dell'eliminazione dai play off mi avete lasciato con una grande gioia perché vi avrei rivisto. Non dobbiamo contarci, dobbiamo guardarci. Ci dobbiamo abbracciare. Voi siete tutti nel mio abbraccio, sempre. C'è una cosa che ci unisce: l'amore per quella maglia. Su questo non accetto dubbi, la amo come voi. Quando voi siete amareggiati, io sto piangendo. Dobbiamo lottare, abbracciarci e vincere. Questo stadio dimostra il vostro amore, non fatelo uscire fuori. Io ho vinto con voi, non l'ho fatto da solo. Ci è arrivato addosso di tutto a partire dal Covid e passando con qualcuno che ci ha voluto male e ci ha fatto retrocedere ma stiamo facendo pulizia, aiutateci. Dobbiamo essere noi a vincere in questo stadio, insieme a questi ragazzi che vengono dal settore giovanile. Non so se saranno dei grandi campioni, ma sono cuori giallorossi. Non mollo mai e non lo farò nemmeno quest'anno, avanti".
Marcello Carli
“Dire cose positive ora è troppo facile. Posso dire che sono davvero contento, ho vissuto un anno difficile ma lo rifarei senza dubbio, non pensavo di trovare un ambiente come questo. Non lo conoscevo, lo dico sinceramente, ho trovato delle persone ferite ma hanno avuto tutte un comportamento incredibile. Con la squadra è cresciuto un sentimento vero. Dobbiamo riconquistare non solo Benevento ma tutto il Sannio, un posto che non conoscevo e che forse non è pubblicizzato bene. Dobbiamo portare tutti allo stadio e renderli orgogliosi di noi. Non siamo qui per vedere vincere gli altri, questo è impossibile. Della stagione scorsa mi porto a casa tutto ma soprattutto gli errori, e sono stati tanti. I ragazzi sanno che potevamo fare di più ma dimentichiamoci le cose buone fatte, noi rappresentiamo un’idea, un territorio e una società forte e dobbiamo esserne all’altezza. Vedo uno spirito diverso in gruppo, sono convinto che qualche problema quest’anno lo avranno anche gli altri”.
Gaetano Auteri con gli occhi lucidi dalla commozione
“Sono onorato di essere qui, lo sapete tutti. Faccio parte di un grande progetto e di una grande società, di un ambiente che è cresciuto tanto, una città bellissima. Voglio fare in modo che questo club possa ritornare dove gli tocca e dove dovremo tornare tutti insieme. Quando ho ricevuto la chiamata del presidente, era il 24 dicembre, mi sono catapultato. Sono legato per tanti motivi a questa squadra, quello che so fare in campo voglio contribuire alla crescita di questa società, poi qui non manca niente per lavorare.Partiamo da una base di ottimi calciatori e di ottimi ragazzi. Ai giovani e ai grandi dico che quello che si è ottenuto non conta più: guai a pensare che tutto sia acquisito, a diritti che possano essere rimarcati di tutto. So di avere un gruppo importante, poi con il contributo di tutti potremo fare bene”.