Dopo l'impresa più bella di ieri e nel momento in cui nessuno se lo aspettava, arriva la matematica retrocessione della Strega in Serie B. Alla vigilia, tutti a fare calcoli sulla eventualità matematica che sarebbe potuta arrivare in casa di vittoria della Spal ma nessuno, forse, aveva pronosticato la decima sconfitta dell'Udinese in casa contro il Crotone. In fondo tutti lo sapevamo da tempo, ma un magone si insinua in ognuno di noi pensando a quello che poteva essere e che non è stato senza voler dare colpa a nessuno in modo specifico. Potrebbero essere tanti i colpevoli ma anche gli artefici del doppio sogno vissuto quasi in trance in queste ultime due stagioni. C'è rammarico ma, onestamente, le altre squadre erano più abituate e smaliziate di noi a navigare e a mantenere la rotta della Serie A. Si ripartirà il prossimo anno, questo è sicuro, con ambizioni alte perchè ripetutamente lo ha dichiarato il presidente Vigorito ma bisognerà rifondare per cercare di ripetere un ciclo vincente come quello che si è appena chiuso. In questi ultimi anni abbiamo conosciuto, apprezzato, amato e odiato, una marea di calciatori. Tanti rimarranno nella storia, come gli invincibili, nella mente e nei nostri cuori prima come atleti e poi come uomini veri, tanti, rimarranno solo negli almanacchi perchè contrattualizzati... ma il nostro sentito grazie andrà a tutti che già vediamo scorrere nella pellicola del ricordo. Ora la testa vada a concentrarsi nel chiudere questa stagione in modo onorevole senza guardare in faccia a nussuno perchè nessuno ci ha riservato trattamenti di favore o ha avuto "pietà" quando si è divertito a bersagliarci di gol in quel periodo buio nel quale non eravamo squadra e lo sconforto era sull'uscio di casa ma, soprattutto, vada a non sbagliare ancora nella costruzione della squadra 2018/2019.