Tavecchio: "“Siamo pronti per aprire la stagione. Per noi la Lega Pro partirà a 54 squadre, salvo decisioni extracalcistiche che però sarebbero contro il buon senso. Saremmo in difficoltà a recepire ulteriori integrazioni senza garanzie. Per noi il campionato di Lega Pro è a 54 squadre”. Tutto finito? Macchè!
Il sindaco di Lamezia gli risponde: "Egregio signor Presidente,
nella mia qualità di Sindaco della Città di Lamezia Terme non posso esimermi dall’intervenire per evidenziare la colossale ingiustizia che si sta perpetrando non solo verso una squadra di calcio dalla centenaria storia, contrassegnata da onestà e puro spirito sportivo, ma soprattutto verso una città ed una comunità che non meritano il perpetrarsi di ulteriori soprusi.
Lei sa bene che in primo grado la Vigor Lamezia, con sentenza contrassegnata da brillante ed ineccepibile motivazione, è stata prosciolta da qualsivoglia ipotesi sia di responsabilità diretta che di responsabilità oggettiva e ciò aveva consentito di mantenere quella categoria conquistata grazie soprattutto alla passione della sua gente ed all’amore dei suoi tifosi.
Lei sa bene che una sentenza ad oggi incredibilmente priva di motivazione, munita di dispositivo dal quale non si comprende neanche quale in ipotesi possa essere stata la partita contestata, pur benevola nei riguardi di società delle quali era stata conclamata già in primo grado la schiacciante responsabilità, ha portato nel baratro sportivo una città che non meritava certo di subire la detta sanzione.
Pur in assenza, come detto, di motivazione e pur in assenza di definitività del provvedimento, particolarmente incerto nel caso in esame avendo il Tribunale Federale, e non certo il sottoscritto Sindaco, categoricamente escluso ogni ipotesi di responsabilità, sembra esservi l’intenzione della Federazione da Lei presieduta di andare inesorabilmente avanti con ingiusta celerità ed a discapito assoluto di territori, quali quelli di Lamezia e Sassari, vittime di evidente sopruso.
In realtà, stante la descritta situazione, non può non esservi, se si vuole che vi sia giustizia e non asservimento a logiche perverse, l’immediato deposito della motivazione della sentenza di secondo grado, probabilmente difficile da stendere per l’abnormità della pronuncia, e non può non esservi l’immediata sospensione dell’inizio dei campionati.
Ragionando diversamente si priverebbe Lamezia e Torres del diritto di difesa costituzionalmente garantito, si vanificherebbe il codificato rimedio giurisdizionale, si offenderebbe il senso di giustizia e si massacrerebbero comunità dense di passione ma forse povere di potere con negative ricadute anche di carattere occupazionale.
Faccia signor Presidente ciò che richiede la logica e ciò che impone la giustizia: disponga la sospensione immediata dell’inizio dei campionati sino a quando non sarà messa la parola fine ad una vicenda che ad oggi ha già assunto i caratteri del grottesco e le vesti dell’illegittimità.
Confido che vi sia rispetto di una squadra, di una città e di un popolo; ciò servirebbe a ridare fiducia ad un sistema malato di ciò che appare essere un giustizialismo di facciata e di potere.
Con ossequio".