A fare la differenza sono i punti, dobbiamo portarli a casa con le buone o con le cattive. Per quello che sta facendo la squadra, non meritiamo questi risultati: lo dicono le statistiche delle partite. Voglio che i miei ragazzi siano lasciati tranquilli, il responsabile sono io. Dobbiamo diventare concreti, la classifica permette ancora tutto. Cerchiamo di muoverla già da domani.
Serve l’aiuto del pubblico? Ci sono due strade in questo momento: tirare il cappello per aria e lasciare questi ragazzi combattere da soli oppure stringersi attorno alla squadra, che ha bisogno del supporto dei propri tifosi. La squadra crea, si impegna: siamo gli stessi che abbiamo battuto Spal e Frosinone; i ragazzi danno sempre il 110% e lo faranno fino alla fine: l’aiuto dei tifosi ci aiuterebbe molto.
Cambi di formazione? L’unica partita con cui abbiamo giocato con 4-4-2 era con la Spal, che poi era 4-2-3-1. Ricordo a tutti che con il Frosinone abbiamo giocato 3-5-2: per giudicare, ci vuole cognizione di causa. Per fare 4-4-2 in questo momento la squadra ha perso Mustacchio, Nardini è infortunato e Vajushi non è ancora in condizione. Cosa vogliamo fare, mettere giocatori fuori posizione? In più abbiamo perso La Mantia, che stava attraversando un ottimo momento. Creiamo e abbiamo subito gol fortuiti: bisogna mantenere equilibrio, sapendo che possiamo e dobbiamo migliorare.
Ad Ascoli è mancata un po’ di cazzimma? Quando non arrivano i risultati la prima analisi si fa sull’atteggiamento: la cosiddetta cazzimma; ma metterla solo su quel piano è riduttivo. Dobbiamo migliorare la qualità: penso ai gol mancati da Comi e Morra contro Trapani e Spezia. Anziché fare una corsa dobbiamo farne due, così come i falli: la base per appoggiare qualsiasi progetto tattico è quella della prestazione. Non voglio fare paragoni con l’anno scorso, ma qualche dato l’abbiamo guardato: lo scorso anno la Pro Vercelli ha vinto tre partite con tre autogol, quest’anno non abbiamo mai vinto una partita che non abbiamo meritato.
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