Non si può non partire dalle parole di Gaetano Auteri nel tentare un'alisi della situazione del Benevento Calcio (invitiamo tutti i tifosi della strega e i tifosi delle altre squadre ad ascoltare attentamente il video della conferenza stampa n.d.r.). Abbiamo detto ciò perche, oltre alla stragante maggioranza dei tifosi giallorossi (compreso quelli della curva) ci sono i non-addetti ai lavori che restano increduli davanti alla contestazione attuale e anche alcuni addetti che cercano di buttare acqua sul fuoco e sperare che la querelle si ricomponga.
Da parte nostra, vorremmo far riflettere tutti, analizzando momenti del percorso dell'anno appena trascorso e sfociato nella data storica del 30/04/2016. Come ci siamo arrivati? Siamo partiti con un -1 per cause da non imputare specificatamente alla nuova società (sich!!!) ma per i ritardi nel completare il trapasso. Quì, una domanda sorge spontanea: come mai non è stato riconfermato l'avv. Edoardo Chiacchio, da sempre difensore della pendenze del Benevento con la Lega e che aveva già in passato vinto una causa per gli stessi motivi? Si dirà: nuovi padroni, nuovi professionisti vicini ad una nuova proprietà. Nulla da eccepire. Proseguiamo: bailamme campagna trasferimenti estivi: mai assistito nella nostra "carriera di vicinanza al Benevento" ad un turbillon di atleti in così poco tempo. "I pacchi postali" venivano spediti di qua e di là senza passare neppure per la sede (eppure alla fine, tantissimi, se li è ritrovati sul groppone il Benevento Calcio). Direte ma quando mai è stata aperta la sede della società? Mai, o quasi mai! Chiedetelo a tutti i tifosi che avevano bisogno di sbrigare "pratiche" (anche la sola tessera del tifoso). Si telefonava continuamente ma non rispondeva mai nessuno, ad un certo punto risultava staccato (bolletta pagata?). Il nostro nuovo presidente Pallotta, ai primi di settembre, viene per la prima volta in sede e che fa? Licenzia il Segretario di una vita del Benevento per poi rimpiazzarlo con un perfetto sconosciuto (da quello che ci risulta) e le pratiche burocratiche non si fanno più a Benevento ma in una località agli altri imprecisata (ma non a noi). Parola d'ordine: abbattimento dei costi! E così giungiamo alle prime gare di campionato. La "Banda Auteri" comincia, al solito, con qualche defaillance (le squadre di Auteri ci mettono sempre tempo ad assimilare gli schemi) ma si avvicinano le prime scadenze: i pagamenti a stato d'avanzamento (per non incorrere in nuove penalizzazioni). E qui casca l'asino! Di gran volata, da Napoli, deve partire il Main Sponsor a portare i "pasticcini" alla squadra per confortarla. Segno tangibile che le casse societarie sono terribilmente vuote! (che fine hanno fatto i soldi versati sul conto? Dove sono finiti? Chi sa parli o adesso faccia le valigie). La svolta del campionato comincia dall'anno nuovo ma la crisi si ripete all'avvicinarsi delle scadenze (sempre economiche) fino a culminare nella gara Benevento-Casertana e alle dichiarazioni di Corvino che suscitano le ire di tutto il popolo giallorosso. Cosa intendeva con quelle parole il patron della Casertana? Solo lui lo può sapere... a noi giallorossi interessa solo il campo e il comportamento del nostro Mister che, finalmente, dopo anni di sfracelli in seno al gruppo dello spogliatoio, stavolta si è imposto di parlare solo lui e di allontare tutti coloro che "remavano contro". Nè il Team manager nè il Direttore sportivo hanno potuto mettere il becco nel "luogo sacro". Scambi di idee e consigli sì, ma lì dentro doveva esserci sono una voce: finalmente! Non dimentichiamo i campionati buttati in precedenza dal Benevento per questo motivo: ricordate il caso Colombini? Il caso Zanon, il caso D'Anna? Ci sono costati promozioni già fatte! E allora? Perchè non stare con Auteri che ha sempre dichiarato che con l'attuale proprietà non vuole avere nulla a che fare? Lui ha sempre detto che è venuto a Benevento solo per Oreste Vigorito e ricordiamo che quando arrivò, aspettò l'arivo dell'Avvocato prima di apporre la firma del contratto, senza la sua presenza non avrebbe mai firmato. Il tifoso-non addetto ai lavori, difficilmente capisce il sottile filo che lega "gli uomini veri ed onesti" ed Auteri si sente legato a Vigorito tanto da fargli dichiarare: se riprende lui la società, firmo anche in bianco.
Siamo consapevoli che quello che abbiamo scritto aprirà un nuovo nugolo di polemiche ma ce lo siamo sentiti di scriverlo. Avremo saltato qualche passaggio ma ci sarà ancora il tempo per ritornarci...
Via alle polemiche!