Il procuratore della Figc ed il procuratore federale aggiunto hanno deferito al Tribunale federale nazionale (Sezione disciplinare) il Chievo, il suo presidente Luca Campedelli ed i dirigenti Piero e Giuseppe Campedelli, Michele Cordioli, Antonio Cordioli in merito alla vicenda delle plusvalenze fittizie. Per responsabilità diretta ed oggettiva è stata deferita anche la società veneta.
Il 25 luglio scorso il Tribunale nazionale della Federcalcio aveva dichiarato l'improcedibilità 'per vizio di forma' nei confronti del Chievo per la mancata audizione (che lo stesso Campedelli aveva richiesto) e aveva restituito gli atti alla Procura federale, che ha istruito un nuovo procedimento.
Campedelli doveva essere ascoltato nei giorni scorsi ma il dirigente veneto ha mandato un certificato medico per giustificare la sua assenza alla audizione.
Il Tfn aveva dichiarato "improcedibile" il primo deferimento nei confronti della società veneta, coinvolta insieme al Cesena nel caso delle presunte plusvalenze fittizie e accusata per illeciti amministrativi relativi al triennio 2014-2017.
Gli atti della vicenda erano così tornati alla procura, chiamata a istruire nuovamente il procedimento ma rispettando i passaggi evidenziati dal Tfn e dunque ascoltando il presidente Luca Campdelli e gli altri indagati che ne faranno richiesta prima di procedere all'eventuale, nuovo deferimento.