A fine gara il tecnico del Pisa D’Angelo assieme a De Vitis e Benedetti commenta l’esordio dei nerazzurri, così come Filippo Inzaghi per il Benevento. Ma l’attenzione è tutta concentrata su un errore regolamentare, con il rigore che andava ripetuto poiché Montipò non aveva i piedi sulla linea di porta. Giusta l’ammonizione per Belli che non è uscito sul suo lato più vicino in occasione del cambio.
Inzaghi inaugura la sala stampa con queste parole: “Il Pisa l’anno scorso ha utilizzato diversi sistemi e sapevo che ci avrebbe messo in difficoltà, ma pensavo più a noi. Sapevo che ci avrebbe aggredito. Il primo tempo è stato abbastanza equilibrato, ma abbiamo avuto ripartenze forse troppo leggere. Dobbiamo migliorare negli ultimi 20 metri, ma questa squadra il gol nelle corde ce l’avrà sempre. Non era facile per i nostri difensori alla luce di come gioca il Benevento. Questa squadra ha bisogno di trovare gli accorgimenti giusti, dobbiamo lavorare e portare a casa qualche lezione da questa partita. Montipò oggi ha riscattato un errore in Coppa Italia, è stato un bel momento per lui.”
D’Angelo commenta la partita parlando del Var, una introduzione che serve in Serie B: “La prima ammonizione di Belli era giusta, ma quella del rigore è una regola complicata da vedere, l’augurio è quello che arrivi il Var in Serie B il prima possibile. La squadra ha meritato limitando una squadra come il Benevento. Abbiamo rischiato su un colpo di testa di Coda, ma dal punto di vista tattico ha disputato una buona partita e abbiamo non fatto benissimo dal punto di vista tecnico, ma non abbiamo crossato bene. Qualitativamente dobbiamo migliorare. Giocando in questa maniera abbiamo interrotto tante volte il gioco del Benevento, concedendo solo il lancio lungo. Mi serviva densità a centrocampo. Nel secondo tempo ho cambiato subito perché sapevo che loro avrebbero alzato la linea e ci avrebbero potuto mettere in difficoltà. È vero, siamo stati più bravi a limitarli, ma il Benevento è una squadra straordinaria che è arrivata terza in Serie B. Ha grande personalità con giocatori importanti, ho visto un ottimo approccio tattico che ha capito dove potevamo soffrire di più.La squadra mi è piaciuta nel suo complesso e Marius può risaltare di più perché è un ’98 e non ha patito nessun tipo di emozione. Gli attaccanti mi son piaciuti moltissimo, hanno fatto la gara che serviva fare oggi. Un difensore arriverà, ne abbiamo bisogno numericamente. Lì un giocatore potrebbe arrivare, sempre che troviamo quello giusto.”
De Vitis è stato la chiave tattica della partita: “Volevamo prepararla così con un centrocampista in più, oggi ho fatto il trequartista atipico dalle caratteristiche diverse rispetto a Di Quinzio o Minesso. Ma ormai lo sapete, ho interpretato tanti ruoli in carriera e riesco ad adattarmi un po’ ovunque in mezzo al campo. Nel secondo tempo D’Angelo è voluto tornare a tre. Peccato per non aver portato a casa i tre punti, ma non c’è rammarico per il rigore sbagliato. C’è grande consapevolezza per aver fatto una buona partita. Sappiamo che il Benevento è stato costruito per fare un campionato importante e il pubblico credo abbia apprezzato il nostro spirito. Non ci aspettavamo di essere così avanti dal punto di vista atletico, dobbiamo continuare così, perché questo possa essere un punto di partenza. Questa partita dev’essere un motivo di incoraggiamento per noi.”
Simone Benedetti chiude il blocco interviste: “Noi volevamo presentarci bene davanti al nostro pubblico che ha risposto alla grandissima. Abbiamo cercato di ripartire da Trieste con la voglia di un gruppo coeso che poche volte ho visto in vita mia e nella mia carriera. Il rigore fa parte del calcio, non dobbiamo piangerci addosso perché ci sono altre 37 partite, ci può stare anche il pareggi, abbiamo giocato contro una signora squadra che sarà tra le prime alla fine del campionato.”
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