Letizia: "Siamo disposti a tutto..."

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Gaetano Letizia, il Frecciarossa del Benevento, chiuso in casa, si concede al Corriere dello Sport:

Per lui che non si ferma mai, questo stop improvviso deve essere come un supplizio. Gaetano Letizia, prima che il calcio si interrompesse per colpa di questo maledetto virus, aveva giocato 27 gare su 28, mai sostituito, e saltando solo l'ultima fatica dei suoi compagni al Vigorito contro il Pescara per squalifica. Quel 4 a 0 l'ha visto dalla tribuna, in uno stadio silenzioso per via delle porte chiuse: «E' brutto giocare in quelle condizioni, ma ce la siamo goduti lo stesso quella vittoria: avevamo il dente avvelenato per l’andata».

SUL PIU' BELLO. Dieci giornate alla fine del campionato, 22 lunghezze di vantaggio sulla terza: la matematica dice che basterebbero 3 vittorie per la A. Il rammarico è palese: «Non ci voleva proprio, stavamo disputando un campionato incredibile, centrando record su record. Però se in questi giorni vedi il Tg ti accorgi che le cose per cui stare in pena sono altre: prima di tutto viene la salute della gente, i morti sono troppi. Bisogna rispettare le regole del Governo, non prendere nulla alla leggera: se bisogna stare un mese chiusi dentro, facciamolo. E' un sacrificio che si può accettare: se tutti siamo ligi alle regole, ne usciamo prima». Ovviamente il pensiero che tutto torni presto alla normalità prevale sugli altri: «E' la nostra grande speranza: ci bastano pochi punti e siamo di nuovo in A, un traguardo che ci siamo meritati. Il direttore e l'allenatore parlano la stessa lingua e hanno messo su una squadra pressoché imbattibile: s'è formata un'alchimia perfetta».

 MIGLIORE STAGIONE. Alla soglia dei 30 anni, Gaetano ha trovato tutti gli equilibri per presentarsi da protagonista al prossimo torneo. Dicevano che “Frecciarossa” sa solo attaccare, la fase difensiva era un difetto che non si riusciva a cancellare. Fino a questo fantastico campionato: «Bè, ho capito che dovevo lavorare molto sulla fase difensiva e se sono migliorato lo devo molto al nostro staff. Credo che quando stai bene mentalmente tutto il resto viene da sé». Viene spontaneo dire che questa sia la sua migliore stagione tra i professionisti, ma Gaetano non butta via niente. «Anche a Carpi nell'anno della promozione (44 partite e 2 gol, ndc) giocai un grande campionato, certo quest'anno tutto sembra avere un valore maggiore».

CHIUSI IN CASA. Dal balcone di casa in Viale Atlantici si vede il Vigorito, un sospiro è d'obbligo: «Bè, per ora, lo guardo da lontano, ma spero di tornarci presto: quello stadio ci ha regalato tante emozioni». Il tempo non scorre veloce, anche se la compagnia della fidanzata Martina, lo rende meno pesante: «Si fa un po' di tutto, guardiamo la televisione: film d'azione soprattutto». E Masterchef, perché è scoppiata anche la passione della cucina: «E' vero, l'abbiamo seguito tutto. E ora ci dilettiamo spesso davanti ai fornelli, soprattutto a fare dolci». Ma tra un passatempo e l'altro c'è da seguire i programmi del “prof” che ha dato a tutti la “ricetta” di esercizi da fare giornalmente: «Facciamo addominali e tanto tapis roulant. Siamo in continuo contatto con i compagni e con lo staff del prof Alimonta, che ci segue sugli allenamenti che dobbiamo fare. Non abbiamo perso neanche un briciolo di condizione, stiamo lavorando alla grande sin dal 7 luglio a Pinzolo. E’ una questione mentale».

POSSIBILE RIPRESA. Si parla di giugno, c'è persino chi vuole sforare la cosiddetta “dead line” del 30 pur di riprendere. «Mi auguro il prima possibile, in casa non si resiste. Noi siamo disposti a tutto, persino a chiudere il campionato a settembre. La verità è che noi vogliamo questa serie A e pur di andarci rinunciamo alle vacanze. Le faremo nel prossimo ritiro».

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