Oreste Vigorito è intervenuto oggi a Sky 24 Today. Durante la trasmissione si è soffermato sulle prospettive e sulla situazione attuale del calcio:
"Sembra ci conoscessimo da da sempre anche se io ho cinquant'anni piùdi lui. Abbiamo dentro gli stessi valori di una volta e perciò è facile capirci. Abbiamo messo insieme l'entusiasmo del pubblico che voleva tornare in serie A, la determinazione di Inzaghi, la competenza di Foggia e una società che da anni vuole mettersi una veste valida per le categorie superiori. Per una volta abbiamo dato vita a un ottimo prodotto e di conseguenza sono arrivati tanti record in questa stagione. Il calcio di oggi è uno sport, un veicolo sociale ma, sopratutto, un'azienda. Non a caso i presidenti di società sono quasi tutti imprenditori per cui questa crisi economica toccherà anche l'azienda-calcio. Se si pensa di poter chiudere dalla sera alla mattina la saracinesca del negozio, è chiaro che i prodotti che ci sono all'interno andranno in scadenza. Su nodo-ingaggi che sta infiammando il dibattito politico-sportivo, non pensiamo che si possa fare un taglio con una percentuale fissa. Il diritto alla rinuncia al salario è soggettivo, quindi deve essere controfirmato dal calciatore. Il rapporto, quindi, è tra la società e il tesserato ed è diverso tra calciatore e calciatore, da chi è all'inizio della sua carriera e chi verso il tramonto, tra il giovane e il meno giovane. Lunedì ci sarà un'assemblea di Lega, attraverso la quale verrà fuori una direttiva di carattere generale che darà vita a un regolamento quadro. All'interno di esso, ogni presidente dovrà fare il suo lavoro nella propria realtà calcistica. Mi auguro che tutti i colleghi siano d'accordo su questa linea che il direttivo ha approvato qualche giorno fa".