Pippo Inzaghi ha affrontato oggi, in conferenza stampa, l'attuale momento della sua squadra:
"Dobbiamo finire il campionato in modo glorioso come merita una stagione del genere,dobbiamo continuare ad inseguire dei record, più punti faremo e più sarà difficile eguagliarci nei prossimi anni. Abbiamo il dovere di finire questo campionato in modo glorioso come iniziato e dobbiamo dimostrare che siamo grandi in ogni circostanza. Per questo, domani a Crotone, giocheranno i migliori undici, lì bisognerà fare un'ottima partita per continuare la serie.Questa squadra mi ha sempre sorpreso, può darsi che qualcuno possa pensare che in due giorni abbiamo staccato la testa, è giusto sia stato così, ma adesso dobbiamo tornare con i piedi per terra. La serie A è un altro modo. Ci prepareremo perché abbiamo la giusta esperienza per capire la differenza abissale che c'è tra i due campionati. I calciatori del Benevento devono meritarsi la categoria. Lo zoccolo duro verrà confermato perché ha scritto la storia del calcio, poi verranno aggiunti i giusti tasselli che ci permetteranno di rafforzarci al meglio. Uno è già arrivato: Remy. Credo che non abbia bisogno di presentazioni. Il presidente e il direttore mi hanno fatto un primo regalo, agli altre, penseremo dopo l'1 agosto. Coda è stato ringraziato davanti a tutti perché si è comportato sempre da grande professionista. La società gli aveva fatto un'offerta molto importante, ma ha deciso di prendere un'altra strada. Lo porterò sempre nel cuore perché ci ha dato tanto sia sul campo che dal punto di vista umano. Non dimentichiamo gli altri due portieri in rosa: Manfredini e Gori. Da qui fino alla fine del campionato giocheranno entrambi, il primo reputarlo una riserva di lusso è riduttivo, secondo ci ha dato una grossa mano nello spogliatoio. Sono due grandi portieri che hanno permesso anche a Montipò di crescere nel migliore dei modi. Questa squadra si è forgiata in Ritiro e lì, speravo di ambire alla Serie A, chiaramente non pensavo di fare una cosa del genere, sono felice che sia successo perché fra trent'anni sarà un orgoglio sentir parlare ancora di noi".