"Ali della Vittoria"

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Nell'atmosfera magica del Teatro Romano di Benevento, si è svolta la consegna della Coppa "Ali della Vittoria" per la premiazione della squadra che vince il Campionato di Serie B. Una serata che si apre con un video celebrativo per ricordare le 20 piazze che hanno partecipato a questa stagione 2019/2020 sulle note di "Viva l'Italia" di De Gregori. Sul videowall, accompagnate dalla colonna sonora di "Nuovo Cinema Paradiso" suonate dalla tromba di Luca Aquino, scorrono poi le immagini che raccontano la storia dei 15 anni della famiglia Vigorito al timone della strega. Toccante poi l'esibizione della giovanissima  cantante beneventana Giada Lepore, accompagnata dal maestro Luigi Giova. Interviene poi il presidente della Figc Gravina: "Siamo stati tenaci: ha vinto il calcio sì, ma ha vinto soprattutto la passione per il calcio. Ma sono preoccupato: ringrazio i calciatori che sono stati sottoposti a una mole incredibile di tamponi. Ma dobbiamo tutelarli: non si può continuare così per nove o dieci mesi, sarebbe devastante. Sono preoccupato per i dilettanti, che non possono in alcun modo applicare questo protocollo. Stiamo lavorando, stiamo cercando di fare in modo che il calcio possa tornare, ma così il calcio non può tornare. Vogliamo far tornare anche i tifosi". Ipotesi Play Off: "Mi piacerebbe, ma non so quanto sia praticabile. Il calendario con partenza il 12 settembre lo ritengo poco percorribile: vedremo". Sulla Nazionale a Benevento: "Era dovuto: per la lungimiranza, passione, senso di responsabilità della società. Vigorito l'ha sempre chiesto e noi abbiamo mantenuto l'impegno preso qualche mese fa". E' il momento, poi, del presidente Vigorito: "In questo Teatro si vedono tante stelle ma anche i gladiatori: Pippo, Pasquale, Maurizio. Oggi non siamo qui per omaggiare me ma siamo qui perché io omaggi chi ha fatto in modo di essere qui. Ho bisogno del vostro affetto, anche se ho una famiglia che mi ha sempre amato e sostenuto anche nelle mie follie, quella beneventana in particolare. Ma ci sono follie di cui vanno ringraziati i registi. E anche gli assenti purtroppo: quelli che ci avrebbero abbracciati al Ciro Vigorito. Quelli che avrebbero portato il colore, con le loro bandiere. Quelli che hanno sospinto questa squadra, anche quando non ne aveva bisogno. Voglio ringraziare Gravina, Sibilia, Balata: vicini quando hanno provato a metterci le bucce di banana davanti, grazie a loro non siamo caduti. Qualcuno voleva far perdere il calcio e non far vincere giustizia e merito sportivo: senza di loro il calcio in Italia non avrebbe ripreso, meritano un applauso. Quando il mare và in tempesta serve chi si inzuppa gli abiti ma porta la nave in porto, loro lo hanno fatto e io non lo dimenticherò mai. E poi grazie ai beneventani, all'anonimo che mi ha lasciato una strega sul parabrezza dell'auto. Grazie a tutti"! Il presidente della Lega B, Balata: "Uno scenario meraviglioso. Giusta conclusione: eravamo partiti da uno scenario altrettanto meraviglioso che era il chiostro di San Francesco ad Ascoli. Purtroppo ci siamo dovuti fermare, ma siamo ripartiti. Ringrazio tutti per questo. Benevento riferimento? Sì, ha tutti i valori che noi cerchiamo di portare avanti, in particolare l'unione, la capacità del territorio di sostenere questo splendido progetto calcistico. Qui si è fatta la storia, la facciamo anche oggi". In chiusura tutta la squadra sul palco con a capo Christian Maggio che entra a far parte della "storia dei vittoriosi".

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