Pippo Inzaghi al termine di Sassuolo-Benevento ha commentato la gara ai microfoni di Sky. Queste le sue parole:
“Dobbiamo portarci via quello che siamo stati. Io valuto la partita fino a quando siamo stati 11 contro 11, avevamo la gara in mano. Venire qui a Reggio Emilia e fare la partita contro una squadre che ha ambizioni europee è un qualcosa di incredibile. Nel primo tempo già meritavamo di segnare, 8 occasioni, tante azioni pericolose e poi il dominio nella ripresa dopo l’espulsione. Meritavamo qualcosa in più, ma mi porto a casa la grande prestazione dei ragazzi. Io mi tengo anche quello che abbiamo fatto in 11 contro 11, questo è importante. È chiaro che c’è rammarico, basta andare a vedere tutte le occasioni avute, il presunto rigore su Dabo, che il giocatore mi ha detto ci fosse. Abbiamo perso la partita sull’unico cross concesso in tutti i 90 minuti, è dura da raccontare e da accettare, è normale. Torniamo a casa a mani vuote, ma ai ragazzi non posso dire niente, a maggior ragione quando giochi contro questo Sassuolo e quando il portiere ti fa 7-8 miracoli. La spinta su Dabo? Bryan dice che è netto, forse col VAR si poteva andare a rivedere. Tralasciando ciò, la partita l’avete vista ed è difficile da commentare. Venire qui da neopromossa e avere così tante occasioni, tirando quasi 30 volte verso la porta, è veramente qualcosa di importante. Non posso che ringraziare i ragazzi. Se noi difendiamo con questa attenzione, possiamo giocarcela con tutti. Oggi la differenza non si è vista. Per quanto produciamo, probabilmente meritiamo qualche gol in più, meritavamo di vincere, ma lavoreremo anche su questo. Adesso dobbiamo pensare ai nostri attaccanti, che secondo me stanno facendo bene e che meriterebbero qualche gol in più. Lavoreremo anche su questo per migliorare, ma io ho grande fiducia in loro. Oggi però voglio ricordare Paolo Rossi, che per me è stato l’idolo d’infanzia. Io mi sono ispirato a lui, l’ho conosciuto poco purtroppo. Anche farmi intervistare da lui a Sky era un’emozione, aveva una bella voce ed era una persona fin troppo buona, perché sapeva com’era difficile stare da questa parte. Nella sua carriera e nelle sue immagini mi ha sempre emozionato, quindi mi stringo forte alla famiglia."