Non conoscessi la serietà professionale di chi gli ha posto le domande potrei pensare che si tratta di una burla.
"Noi addetti ai lavori dovremmo trasmettere serenità” ha dichiarato Fares. E poi si è lasciato andare una sorta di considerazioni deflagranti. Offensive. Inopportune. Sulla condotta morale e professionale di persone che evidentemente non conosce. Esternazioni da codice penale.
Ho sempre stimato il presidente del Foggia. Un ottimo professionista. Nel suo ramo. E’ tra l’altro il commercialista dei proprietari di quella Società. Che lo hanno anche eletto a loro rappresentante nell’azienda calcio. Ma fare calcio è un’altra cosa. Gabriele Gravina che sta lavorando sodo per restituire credibilità alla Lega Pro. Vuole nella sua governance persone affidabili. Ha recentemente affidato a Fares un incarico all’interno della struttura. Nella Calcio Servizi S.r.l. Scegliendolo proprio per le sue capacità professionali. Il buon Lucio si è evidentemente dimenticato dell’importanza istituzionale del suo nuovo ruolo. Delle responsabilità che ne derivano. Deve aver perduto la testa. Evidentemente. La sua è stata una caduta di stile imprevedibile. Imperdonabile. Una presa di posizione che non fa bene al sistema. Frutto dell’istinto non della ragione. Poco consona a persona della sua qualifica.
In bella sostanza una notevole perdita di immagine che si ripercuote anche sulla Lega Pro.
"Noi addetti ai lavori dovremmo trasmettere serenità” ha dichiarato Lucio Fares. Poi ha acceso la miccia.
Dimenticandosi che il 30 aprile, Benevento-Lecce, è già domani.