Il Latina impegolato su più fronti

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FALLIMENTO

"Dopo il disastro Parma il calcio ci ricasca e a fare le spese di gestioni amministrative disordinate del passato questa volta è il Latina, ormai sull'orlo del fallimento, schiacciato da debiti che nemmeno le copiose cessioni effettuate nell'ultima sessione di mercato sono riuscite a compensare". Così Il Corriere dello Sport in edicola oggi sulla situazione dei nerazzurri: "Non è la tempistica a preoccupare - sottolinea Tullio Calzone -

, quanto il contenuto del provvedimento: se non dovesse essere positivo, come alcune indiscrezioni lascerebbero già intendere, sarebbe purtroppo inevitabile l'interruzione dell'attività del club con l'esclusione dal campionato e con inevitabili ripercussioni sull'intera Serie B". 

NUOVA CORDATA?

Un nome che torna di moda, un altro che non tramonta mai. Sono quelli di Simone Longarini, attuale amministratore unico della Ternana, e Claudio Lotito, patron della Lazio. Secondo quanto riferito oggi da Il Messaggero ed. Umbria, che raccoglie e riporta voci provenienti dalla tifoseria e non solo, sarebbe nei piani di tre imprenditori (con Deodati sullo sfondo) quello di arrivare gradualmente al comando del club di Piazzale Prampolini. A stuzzicare la fantasia è l'approdo sulla panchina umbra di Fabio Liverani, tecnico che ha già lavorato in Inghilterra nel Leyton Orient presieduto dall'italiano Francesco Becchetti, imprenditore impegnato nel settore ambientale e parente di Manlio Cerroni, nome più volte accostato ad Angelo Deodati ed anche a Francesco Zadotti: "Se il disegno sia davvero quello di permettere a Longarini di entrare nella Lazio pur restando nella Ternana - scrive Paolo Grassi -, e di rilevare il Latina, non è dato al momento saperlo. Ma pare che lo stesso Becchetti sia proprio tra i soggetti che hanno avuto contatti con l'amministratore unico per chiedere informazioni sulla società". E intanto i tifosi delle Fere si scatenano: "Se entra in società Becchetti, Longarini entra nella Lazio con Lotito e prende il Latina. E così fanno un unico gruppo che manterrà tre società in tre categorie diverse".

ANTIMAFIA

Così il Procuratore della Figc Giuseppe Pecoraro, ascoltato davanti alla Commissione parlamentare antimafia, sul legame tra calcio e criminalità organizzata a Latina: "Per quanto concerne il Latina abbiamo aperto un procedimento disciplinare a carico della società Latina Calcio. In particolare nei confronti dell'ex presidente Pasquale Maietta, dell'allenatore Mark Iuliano e di alcuni calciatori, Crimi e Bruno. Questi procedimenti tengono conto di un rapporto particolare di protezione da parte di tale Di Silvio perché vi era una frequentazione da parte di questi giocatori con questo Di Silvio e una sorta di protezione sempre da parte di Di Silvio della società, tant'è che decideva chi dovesse entrare in curva. Ci sono situazioni che sono violazioni del codice di giustizia sportiva tenuto conto che questi soggetti si sentivano protetti da parte di questo Di Silvio appartenente alla criminalità organizzata".

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