La svolta della gara può fissarsi al 37': siamo sull'1-0 per la Juventus, il calcio di rigore per il Cagliari, assegnato da Maresca dopo aver consultato il Var, potrebbe riaprire la gara, invece Farias si fa respingere il tiro da Buffon. Gol mangiato, gol subito: pochi minuti dopo, pieno recupero, Dybala raddoppia con un sinistro radente ad incociare che non lascia scampo a Cragno. Se la gara era partita subito in discesa però il merito è di Mandzukic, autore dell'1-0 dopo appena 12 minuti: su cross di Lichtsteiner il croato non sbaglia. Il Cagliari fa quello che può: si presenta col 4-4-2, pressa alto e cerca di sfruttare le sue armi. Diventa persino pericoloso poco prima dell'intervento del Var, quando sempre Farias costringe Buffon a salvarsi di respinta. La Juve controlla senza affanni e ancora senza nuovi acquisti tra i titolari: rispetto alla Supercoppa dentro Lichtsteiner e Marchisio, la condizione dopo una settimana non può essere schizzata al top ma non serve andare a mille per vincere una partita così. Dybala, che oltre al gol colpisce una traversa a inizio secondo tempo, sfiora la quaterna a fine match e prima aveva mostrato di avere il piedino caldo anche su punizione. Sicuramente è più tonico di Higuain, che però nonostante il ritardo di condizione partecipa alla festa del gol: Khedira (entrato per Marchisio) per Alex Sandro e sinistro del Pipita per il 3-0. A questo punto c'è spazio anche per Matuidi e per qualche esperimento: 4-3-3 senza Higuain (che esce tra gli applausi, come l'ex Padoin), con il francese in regia, Dybala finto centravanti e Douglas Costa a destra per Cuadrado. La Signora c'è, non è ancora quella dei tempi belli ma ha dato comunque un primo segnale al campionato.