Dopo la prima storica stagione in Serie A culminata con un’inopinata ma rispettabilissima retrocessione, il Benevento ci riprova. Troppo dolce il sapore del grande calcio per restarne a secco e così il club giallorosso ha deciso di fare le cose in grande per tornare prontamente nella massima categoria. La scorsa annata è stata un eccezionale apprendistato sia per il sodalizio che per la piazza sannita, che hanno capito quanto sia differente e difficile disputare un campionato di Serie A. Le streghe hanno pagato lo scotto del noviziato con una partenza da brividi che ha poi condizionato tutto il resto della stagione, culminata però con prestazioni di grande livello e con qualche sfizio mica da ridere, come il clamoroso successo al Giuseppe Meazza di San Siro contro il Milan per 1-0. Una partita che resterà nella storia della società campana.
È da lì che il Benevento vuole ripartire. Da una seconda parte di stagione giocata allo stesso livello, o quasi, delle più blasonate della classifica. La Serie B, quindi, ci si auspica possa essere solo un intermezzo al ritorno in massima serie. La famiglia Vigorito, un’istituzione nel Sannio, ha dovuto dire addio a Roberto De Zerbi, accasatosi a Sassuolo, e ha dato il benvenuto a Cristian Bucchi. Tra i due allenatori il modo di intendere il calcio, d’altronde, non è troppo diverso. Due filosofie che convergono verso il possesso palla e il voler dominare sempre e comunque la partita. Il tecnico romano è chiamato a riscattare una stagione per nulla esaltante alla guida del Sassuolo. Un’esperienza culminata con l’esonero dopo 14 giornate e appena 11 punti conquistati. Bucchi avrà a disposizione un organico di tutto rispetto, tra i più competitivi della cadetteria e che punta senza mezzi termini alla promozione.
In estate infatti il club sannita è riuscito ad accaparrarsi pezzi pregiati come Federico Ricci e Filippo Bandinelli, arrivati dal Sassuolo nell’ambito dell’operazione che ha portato in neroverde Brignola. Oppure come Roberto Insigne, che il Napoli ha deciso di cedere in prestito per fargli proseguire il percorso di crescita, o ancora come Andres Tello, pagato 3 milioni alla Juve, e di Riccardo Improta, guizzante ala arrivata in prestito dal Genoa. Da non sottovalutare nemmeno l’arrivo di due veterani come Christian Maggio, partito a parametro zero dal Napoli, e Antonio Nocerino, utilissimi per dare il
loro apporto in campo, ma anche nello spogliatoio. Ovvio che qualche sacrificio sia stato fatto per rientrare nei parametri della B. Dopo un anno, infatti, hanno lasciato Benevento gente del calibro di Sandro, Djuricic, Diabaté, Sagna e Guilherme, partiti alla volta di campionati e ingaggi più prestigiosi.
Le prime due giornate di campionato hanno già fatto intravedere quello che sarà il Benevento che si ammirerà per il resto della stagione. Una squadra con grande vocazione offensiva e qualche disattenzione difensiva di troppo. All’eccezionale vena realizzativa di Coda e compagni, infatti hanno fatto da contraltare i troppi gol subiti. Si è subito iniziato con lo schizofrenico 3-3 casalingo contro il Lecce, con i pugliesi in vantaggio di ben tre reti, salvo poi farsi rimontare da un finale esaltante degli uomini di Bucchi, in grado in poco meno di 20’ di riportare il punteggio in parità. Gara non troppo differente da quella vissuta nella scorsa settimana al Penzo di Venezia, dove i sanniti hanno vinto per 3-2. Un risultato figlio delle realizzazioni di Bandinelli, autore di una doppietta, e di Tello. Quattro punti, quindi, fin qui conquistati contro due potenziali rivali per la promozione. L’attesa al Santa Colomba raggiungerà, però, il suo acme per il derby campano di venerdì 21 settembre, quando i giallorossi ospiteranno la Salernitana. Betway quota il successo dei padroni di casa a 1,90, mentre il pareggio è dato a 3,00 e la vittoria dei granata a 4,75 (quote al 18 settembre). Un risultato pieno nel derby darebbe ancora maggiore forza e consapevolezza al progetto delle Streghe, che si isserebbero nelle primissime posizioni della classifica (il Benevento ha una partita in meno rispetto alle altre) dando una fisionomia ben precisa a una stagione che si annuncia estenuante, ma che dalle parti del Santa Colomba tutti sperano possa finire proprio come due estati fa quando nei play-off i sanniti sbaragliarono tutti conquistando la prima storica promozione in Serie A.