“Sono contento perché è una piazza che lo merita, io sono legato dal punto di vista affettivo perché è la società che mi ha lanciato nei professionisti”, continua il fantasista napoletano ricordando che i primi calci li ha fatti proprio in zona Santa Colomba.
E un commento sulla rosa di Marco Baroni non può mancare: “Il Benevento è una neopromossa, ma una squadra da rispettare: ha un allenatore preparato e tanta organizzazione. Ha preso giocatori importanti, noi avremo il massimo rispetto non dimenticando che l’Entella vorrà dare continuità ai risultati. La Serie B è un campionato difficile, equilibrato e lungo, non è detto che c’è sempre l’ammazzacampionato e lo vince facilmente. Conta poco se sei la neopromossa o la meno attrezzata, in campo si vince con la mentalità giusta”.
In giallorosso c’è una vecchia conoscenza di Cutolo: “De Falco – esclama – ci ho giocato insieme a Taranto e con il resto della rosa ho avuto modo di incontrarla sui vari campi della cadetteria. Da oggi inizieremo a studiare il Benevento, ma posso dire che è partito alla grande e ha fatto cose importanti. Ripeto, è una squadra da rispettare”.
E poi parla della sua squadra, la Virtus Entella: “Siamo partiti bene e ci troviamo a pochi punti di distacco dal Benevento. Veniamo da una stagione positiva dove abbiamo sfiorato i play-off e la società ha cambiato poco. La nostra forza è il gruppo e quest’anno cercheremo di ripeterci. Per Chiavari rimanere in questa categoria è come vincere qualcosa di importante, strada facendo vedremo come andrà a finire. Siamo una squadra organizzata e difficile da affrontare, composta da giocatori di esperienza per la categoria”.
Cutolo chiude con una battuta sui tifosi del Benevento: “Sono nato calcisticamente in terra beneventana e conosco bene i tifosi giallorossi, così come la passione che hanno per la loro squadra. Non sono per niente meravigliato del loro calore e dei numeri che fanno registrare, mi fa molto piacere perché dopo tanti anni sono riusciti ad arrivare in una categoria importante. Ho grandissimo affetto per loro”.
Christian Schipani