La Procura ha chiesto 15 punti di penalizzazione per il Chievo da scontare nel campionato 2017-18 nel processo sportivo per plusvalenze fittizie in corso al Tribunale federale. Se fosse confermata nei gradi successivi, significherebbe retrocessione dei veneti in Serie B nella stagione 2018-19 e probabile ripescaggio del Crotone. Il club di Luca Campedelli (per il quale sono stati richiesti 36 mesi di inibizione) è finito nel mirino della Procura insieme con il Cesena, ormai scomparso, per quindici operazioni con trenta calciatori coinvolti. Secondo la ricostruzione della Procura federale i cartellini dei giocatori sarebbero stati gonfiati fino al 9.000% del loro reale valore. Anche per il Cesena, peraltro prossimo al fallimento, la procura Figc ha chiesto 15 punti di penalizzazione da scontare nel campionato appena concluso di Serie B.
REAZIONI — Crotone, Palermo ed Entella sono state ammesse come parti interessate nel processo che si sta tenendo a Roma davanti al Tribunale federale nazionale della Figc presieduto da Roberto Proietti chiamato a giudicare la posizione di Chievo e Cesena deferite per presunte plusvalenze fittizie. Il presidente dei veneti, Luca Campedelli, ha inoltre chiesto di essere ascoltato. "Mi aspettavo una richiesta pesante da parte dalla Procura della Figc perché di solito quando si ha torto si fanno sempre richieste pesanti per suggestionare i tribunali. Più la richiesta è pesante e più è debole la proposta di deferimento". Così Marco De Luca, legale del Chievo, ha commentato i 15 punti di penalizzazione chiesti dalla procura Figc. "È un deferimento fragilissimo che contiene errori marchiani anche nei numeri. Sono abbastanza fiducioso che gli errori commessi in sede procedurale vengano sanzionati anche duramente - ha sottolineato il legale -, la Procura si è rifiutata per due volte di ascoltare il presidente Campedelli e quindi l’improcedibilità sta nei fatti. È un deferimento completamente infondato e non possiamo non essere fiduciosi".
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