Play Off, la carica e i sogni di Insigne

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Trascinatore nella gara d’andata contro il Cittadella, l’attaccante 25enne è pronto a tornare in Serie A.

La semifinale d’andata è stata archiviata. Ma non è tempo di deconcentrarsi per il Benevento, per tirare i remi in barca. Dietro l’ultima curva c’è la finale, ma bisogna conquistarla. Le prospettive, però, sono buone: martedì scorso, al Pier Cesare Tombolato, i padroni di casa del Cittadella sono stati rimontati in uno splendido 1 a 2.

Proia ha illuso la squadra di Roberto Venturato, portandola in vantaggio al settimo minuto, salvo poi farsi buttare fuori nella ripresa. Ed è qui che è salito in cattedra Roberto Insigne, fratello di Lorenzo il Magnifico del Napoli, autore del gol del pareggio e infine dell’assist per la rete della vittoria di Coda. “La rabbia è non aver capitalizzato, ma ce la siamo portata a casa lo stesso: ma non è finita. Sto già pensando alla partita di ritorno perché non abbiamo fatto nulla”, ha detto mister Bucchi in conferenza stampa, soffermandosi sulla difficoltà di un campo come quello del Cittadella, dove le armi del Benevento sono state soprattutto calma e pazienza. “Il loro errore ci ha dato il pareggio, ma noi abbiamo continuato e vinto la partita”.

Sabato, però, sarà un’altra battaglia, dove Moncini e compagni daranno tutto. I bookmakers vedono in vantaggio i giallorossi, la cui vittoria è messa in lavagna da Gioco Digitale a 1.87, mentre il pareggio si gioca a 3.30 e la vittoria del Cittadella è data a 4.40. “Niente è impossibile è impossibile nel calcio - ha detto Venturato - andremo a Benevento con l’intenzione di provarci”.

Una vigilia fatta di parole insomma, di dichiarazione, di promesse. Parole e frasi, come quelle che Bucchi ha sussurrato all’orecchi di Roberto Insigne prima della gara d’andata: “Il mister si è avvicinato e mi ha detto di entrare, stare sereno e fare ciò di cui sono capace”. 25 anni quest’anno, 17 presenze e 5 reti in campionato, Insigne è pronto a fare il grande salto. Il Napoli lo ha mandato in prestito per tre anni, prima al Latina poi al Parma, e la Serie A l’ha assaggiata solo una volta, nel lontano 2013, quando Mazzarri lo ha fatto esordire nel match vinto 3 a 0 contro il Palermo. Solo sei minuti, al fianco del fratello Lorenzo. Con una promessa: di tornare nella massima serie con la maglia azzurra o, al limite, avversaria. Tutto dipenderà però dalla strategia del suo agente Mino Raiola.

Il sogno si sta per realizzare. E in attesa della semifinale di ritorno, e della sfida tra Hellas Verona e Pescara, Insigne e il Benevento continuano a sognare. La Serie A, in fondo, manca veramente a tutti.

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